Cronaca

Sbarchi a Lampedusa, il sindaco: "Il centro accoglienza è allo stremo"

600 migranti in un hot spot che ne potrebbe contenere duecento
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Oggi è il gran giorno della gara di appalto, quello in cui si aprono le buste e si scelgono le due navi alle quali sarà affidata la gestione della quarantena dei migranti che affollano l’hot spot di Lampedusa. Ma con il mare che è olio, sull’isola continuano gli sbarchi a ritmo serrato e la situazione si fa sempre più difficile.

Stamattina sono già arrivati 47 migranti, con due approdi diretti al molo Favarolo e al molo commerciale e due ingaggi al largo effettuati dalla motovedetta delle Fiamme gialle nei confronti di due barchini: uno con 10 tunisini e l'altro con 21 migranti, fra cui 4 minori e 5 donne, una delle quali ucraina. Sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola per essere identificati.
 
“Il problema è che al momento il numero dei trasferimenti è inferiore a quello degli arrivi”, dice il sindaco Toto Martello che stamattina è volato a Palermo per gestire un’altra delle grandi partite essenziali per la sua meravigliosa isola, quella della pesca. “C’è stato un trasferimento con un pattugliatore in nottata di 190 persone, e stamattina ne dovevano partire 250 con una nave di linea ma si è guastata. Stasera dovrebbe arrivare l’altra nave, la Cossira, ma ne tiene un centinaio”.

“Dobbiamo liberare il centro di accoglienza – dice Martello - la nostra gente è paziente ma pretende giustamente che chi entra nel centro non ne esca, e che venga applicato pienamente protocollo sanitario che ci permette di essere in sicurezza. Purtroppo quando il numero degli ospiti è esagerato rispetto alla capienza molte persone scappano e passiamo tutto il giorno a cercarli insieme alle forze dell’ordine e a riportarli dentro”.

La situazione è diventata così difficile che ieri sera è intervento direttamente il ministero degli Interni. “Hanno fatto pressione su chi fa il controllo dell’hot spot – spiega il sindaco - e sono riusciti a riprendere tutti, ma speriamo che continui questa collaborazione perché l’intervento del ministero è stato essenziale, hanno preso atto che erano troppi i migranti che scappavano e hanno allertato chi controlla a essere più vigile”.
 
Ma la vera svolta sono le due navi, la soluzione con cui il ministro degli Interni Lamorgese vuole risolvere il problema della quarantena per il Covid a cui devono essere sottoposti tutti coloro che approdano a Lampedusa e in Italia. Sull’isola si attende come un miraggio l’aggiudicazione e il via al servizio, che “dovrebbe iniziare già sabato con la prima nave – dice Martello – che a quanto mi hanno detto dovrebbe essere ormeggiata davanti al nostro porto. Una volta terminata la quarantena, i migranti verranno poi trasferiti in Sicilia”.

E’ una situazione da risolvere subito: attualmente sull’isola insieme ai 6.500 residenti ci sono quattromila turisti e circa 600 migranti in un hot spot che ne potrebbe contenere duecento.