29 luglio 2020 - 10:04

Migranti, 13 nuovi sbarchi nella notte a Lampedusa: arrivati 314 tunisini su barchini e un grosso peschereccio

Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono 1.101 migranti, dieci volte in più della capienza prevista. A mettere in difficoltà la Guardia costiera è la modalità degli sbarchi «alla spicciolata»

di Fulvio Fiano

Migranti, 13 nuovi sbarchi nella notte a Lampedusa: arrivati 314 tunisini su barchini e un grosso peschereccio
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Ancora sbarchi in serie a Lampedusa, tredici nel corso della notte per un totale di 314 persone, tutti tunisini. Tra loro molte donne e bambini, uno anche di pochi mesi. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono 1.101 migranti, dieci volte in più della capienza prevista. In attesa di nuovi trasferimenti verso i Cara siciliani, 154 degli ultimi arrivati vengono tenuti sul molo militare di Favaloro sotto la vigilanza della Guardia di finanza e della Guardia costiera. A mettere in difficoltà è la modalità degli sbarchi «alla spicciolata». I barchini, intercettati stanotte dalla Guardia di finanza, erano quasi tutti a 6 miglia di distanza ed erano composti da un minimo di 7 persone a un massimo di 17. La Guardia costiera ha però rintracciato anche un grosso peschereccio con a bordo 160 tunisini. Ci sono stati inoltre tre sbarchi autonomi: a mezzanotte sono stati rintracciati alla Cupola bianca 12 tunisini, alle 4,20 i carabinieri hanno bloccato un’altra dozzina di tunisini a molo Madonnina e infine alle 7,30 sono stati 17 i migranti scesi a terra.

Intanto, altri tre tamponi effettuati sui migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa hanno dato esito positivo. Sono saliti dunque a 7 i migranti contagiati dal coronavirus, che si trovano isolati in una stanza dell'unico padiglione operativo del centro. I primi a risultare positivi erano stati due somali, marito e figlio della ventiduenne che è ricoverata all'ospedale Cervello di Palermo anche lei positiva. Anche gli ultimi 3 migranti, che hanno avuto contatti con gli altri ospiti, sono stati subito isolati e posti in quarantena.

Gian Lorenzo Marinese, 38 anni, presidente della trevigiana di Nova Facility che gestisce il centro di accoglienza, spiega : «Meglio uno sbarco da 1000 persone che 10 da 100 perché più sono le procedure da aprire più complessa diventa l’organizzazione dell’accoglienza e dei trasferimenti. Siamo in una situazione senza precedenti”. I dati di ieri dicono che in 25 giorni sono arrivate 4000 persone divise in 200 barche. Circa 3300 ospiti dell’hotspot sono già stati trasferiti ad altre strutture. Ieri sera erano arrivati sullo stesso molo anche i 23 pescatori-scafisti del motopesca tunisino «Hadj Mhamed» (di 27 metri) sono accusati di aver trasportato illegalmente 5 connazionali che avevano pagato 4000 dinari a testa - circa 1200 euro - per essere portati dalle coste vicino al porto di Mahdia (Tunisia) a Lampedusa, col sistema della «nave madre». I 5 migranti - stando all’accusa - a poche miglia da Lampedusa sarebbero stati poi fatti salire su uno dei 3 barchini a motore a disposizione del motopesca e indirizzati verso l’isola agrigentina.

Alcune decine di migranti sono fuggiti dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana, in provincia di Agrigento. Sono fra i trenta e i quaranta gli ospiti della struttura che stanotte hanno fatto perdere le proprie tracce. Le forze dell’ordine, raccolte le segnalazioni dei cittadini e degli operatori del centro, hanno avviato le ricerche. Sull’episodio si registra la presa di posizione del sindaco Leonardo Lauricella che ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. «Tale episodio - scrive - ancora una volta, ha allarmato la popolazione creando scene di panico che si sono tramutate in decine di segnalazioni e richieste di intervento». Il sindaco chiede la chiusura del centro.

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