Diagnosi esageratamente funeste e altrettanta insistenza per procedere con le cure. Prezzi stracciati all’estero per impianti, con kit non utilizzati in Italia, poi da rifare. Interventi inutili poi, a distanza, danni e costi di riparazione che lievitano. Anche nelle due province cresce l’allarme sui centri «low cost» e «turismo odontoiatrico».

Ieri la conferma del fenomeno e l’allarme da professionisti del Maggiore e colleghi dell’Andi, Associazione dentisti italiani, alla vigilia della campagna di prevenzione gratuita per diagnosi precoci di tumori e lesioni orali a rischio. L’«Oral Cancer Day» sarà il 5 maggio dalle 9 alle 13 negli ambulatori della struttura complessa, diretta dal professor Pier Luigi Foglio Bonda, nella sede staccata al «San Giuliano» in viale Piazza D’Armi. Il professor Mario Migliario, docente all’Università Piemonte Orientale (Upo), con i collaboratori sottoporrà i partecipanti «a un esame obiettivo del cavo orale - dall’annuncio ieri in reparto - mentre alcuni soci dell’Andi e studenti di Igiene dentale dispenseranno consigli e elementari indicazioni contro le neoplasie orali».

Le regole e i numeri

«No a fumo e alcol, sì a dieta adeguata, sesso orale protetto, visite periodiche - elenca il dottor Maurizio Gugino, presidente Andi Novara Vco - sono alcune regole semplici ma fondamentali. Esemplare questa collaborazione novarese fra pubblico e privato. Ricordiamo che gli iscritti all’albo dell’Ordine dei medici sono circa 280 nel Novarese e 140 nel Vco. I soci Andi sono 250 in tutto». L’iniziativa si tiene dal 2002 e coinvolge attualmente 60 sedi.

Gli alti costi delle cure private e la crisi economica, le «sirene» convincenti di mini cliniche e centri esteri, la poca conoscenza di che cosa si deve e si può effettivamente fare nei reparti o negli studi: solo alcuni dei punti sui quali ieri hanno insistito anche il dottor Michele Montecucco, presidente dell’albo all’Ordine dei medici, il professor Umberto Dianzani, immunologo e direttore del Dipartimento Scienze della salute, il commissario del Maggiore Mario Minola.

Dianzani ricorda «i crescenti primati dell’Upo con il Maggiore e i finanziamenti ottenuti, uno record da 7 milioni, per i risultati di studi e ricerche sul campo».

Foglio Bonda: «Noi eseguiamo diagnosi, cure e interventi d’alta specializzazione per il quadrante. Lo staff andrebbe rinforzato. Tempi d’attesa? A oggi siamo a 15 giorni, 3 settimane per l’accesso». Odontoiatria al Maggiore è attiva dal ’98. Sono circa 1.500 i «diari clinici» (le cartelle) in media ogni anno.

Dal 7 maggio all’8 giugno la prevenzione prosegue negli studi aderenti: dettagli al numero verde 800.911.202 oppure www.oralcancerday.it.

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